Progetto Bioetanolo di seconda generazione
Nel biennio 2009-2010, l’Azienda Agraria Sperimentale Stuard ha condotto un progetto sperimentale finalizzato a determinare le condizioni di fattibilità, nel contesto agricolo regionale, di una filiera agro-industriale per la produzione di bioetanolo di seconda generazione a partire da colture annuali di sorgo no-food alternative alla barbabietola da zucchero.
Il costo complessivo del progetto è stato di € 393.172,00, di cui il 75% co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna nell’ambito del Piano di Attuazione del Programma nazionale di ristrutturazione del settore bieticolo-saccarifero. Un ulteriore supporto finanziario (2,5%) è venuto da parte della Provincia di Parma.
Nell’attuazione del progetto l’Azienda Stuard si è avvalsa della collaborazione del Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Parma, coordinatore scientifico del progetto, della società Chemtex Italia del Gruppo Mossi e Ghisolfi, leader a livello mondiale nel campo della tecnologia industriale per la produzione del bioetanolo di seconda generazione, dell’Azienda Sperimentale Tadini, per la sperimentazione agraria sul territorio piacentino e della Facoltà di Agraria dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Piacenza per la supervisione delle prove agronomiche.
Il progetto, sviluppato dal punto di vista agronomico sui territori di Parma e Piacenza, si è articolato in 6 azioni operative:
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confronti varietali di sorgo da fibra e da foraggio con prove di tecnica colturale e di rotazione con colture autunno-vernine;
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prove di meccanizzazione della raccolta e di stoccaggio della biomassa;
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determinazioni analitiche della qualità della biomassa ai fini della produzione di bioetanolo di seconda generazione;
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trasformazione della biomassa in impianto pilota con determinazione delle rese in bioetanolo;
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predisposizione di un modello logistico per l’ottimizzazione economica ed ambientale dello stoccaggio e del trasporto della biomassa;
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predisposizione di un modello agro-economico per valutare le potenzialità della filiera a scala regionale e le ricadute economiche ed ambientali